Quando avvii una startup, ricordati che non sei solo. Hai la possibilità di contare, infatti, sull’aiuto di diverse figure, come quella dell’incubatore di startup o quella dell’acceleratore di startup, in grado di sostenere i tuoi sforzi iniziali e accompagnarti in questa avvincente avventura imprenditoriale.
Per conquistare la fiducia di queste particolari figure, però, devi conoscerli a fondo, sapere in quale fase di vita della tua startup possono aiutarti e in che modo. Molti, infatti, tendono a usare i termini acceleratori e incubatori come sinonimi, cancellando in questo modo le loro specifiche caratteristiche e peculiarità.
Partire dalle basi è perciò, ancora una volta, il migliore modo per non commettere, in seguito, passi falsi: è proprio per questo che nelle prossime righe troverai, nel dettaglio, la spiegazione su cosa sono gli incubatori e gli acceleratori di impresa. Solo una volta definiti singolarmente, sarà possibile esplorare a fondo le loro differenze e potrai prendere decisioni migliori in base alle tue precise esigenze.

Cos’è un incubatore di startup?
Per spiegare in maniera sintetica che cos’è un incubatore di startup è possibile fare riferimento alla definizione ufficiale fornita dalla Commissione Europea, secondo la quale “un incubatore d’impresa è un’organizzazione che accelera e rende sistematico il processo di creazione di nuove imprese”.
Sei ancora confuso? Niente paura: le definizioni sintetiche esistono per essere arricchite con ulteriori dettagli. Un incubatore di startup, in altri termini, è il luogo, fisico ma anche virtuale, all’interno del quale una startup può trasformarsi da “semplice” idea di business a effettiva realtà imprenditoriale.
Società di questo tipo, praticamente, sostengono gli startupper nella fase di sviluppo del modello di business affinché questo sia in grado di diventare replicabile e scalabile: gli incubatori di startup validano il modello di business della startup raccogliendo i dati che serviranno, poi, a ottenere le risorse economiche necessarie per finanziarla e mettono a disposizione le loro competenze (offrendo servizi che spaziano dal mentorship alla realizzazione del business plan), il loro network di contatti e, in alcuni casi, anche una sede fisica dove poter portare avanti l’attività.
Alla luce di quanto appena detto, ti apparirà evidente che un incubatore di startup non finanzia direttamente l’impresa ma il suo supporto crea i presupposti necessari e ideali affinché l’azienda possa accedere agli investimenti.
Ovviamente, il periodo di “incubazione” non dura in eterno: il periodo entro il quale la startup dovrà diventare un’azienda a tutti gli effetti ed essere in grado di generare utili e attrarre investitori è indicativamente compreso tra i 3 e i 36 mesi. Tuttavia, non esiste un limite perentorio prestabilito, anche in considerazione del fatto che ogni startup ha le sue specifiche esigenze.
Altrettanto ovviamente, il sostegno che è in grado di fornire un incubatore di startup, salvo rari casi (in cui sono previsti fondi pubblici ad hoc), non è gratuito: il pagamento, nello specifico, può avvenire sotto forma di un canone fisso mensile oppure tramite la cessione di quote della startup.
Cosa sono gli incubatori certificati?
Gli incubatori certificati di startup sono realtà in crescita in Italia, con 63 strutture distribuite sul territorio nazionale, secondo l’ultimo report disponibile. Ma, quali sono le loro funzioni principali?
Questi incubatori, riconosciuti ufficialmente grazie alla normativa introdotta dall’art. 25, comma 5 del DL 179/2012 e dettagliata dal Decreto ministeriale del 22 dicembre 2016, offrono supporto fondamentale alle nuove aziende durante le fasi iniziali del loro sviluppo. Questo supporto si concretizza in servizi mirati alla validazione delle idee imprenditoriali e alla preparazione per il mercato (go-to market).
Per essere definiti “certificati”, gli incubatori devono soddisfare requisiti specifici e iscriversi nella sezione dedicata del Registro delle Imprese. Il controllo e la valutazione di questi enti è compito del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) e deve essere effettuato annualmente. Inoltre, gli incubatori certificati sono tenuti a conservare tutta la documentazione che attesta il possesso dei requisiti per almeno cinque anni.
I servizi offerti dagli incubatori variano e includono: consulenza strategica e manageriale, supporto nelle strategie di marketing, messa a disposizione di spazi fisici o piattaforme online per il networking, assistenza nella gestione contabile e finanziaria, aiuto nella ricerca di finanziamenti e preparazione per presentazioni efficaci (pitch). Questo insieme di servizi è cruciale per guidare le startup nel loro percorso di crescita e successo nel mondo imprenditoriale.
Cos’è un acceleratore di startup?
Un acceleratore di startup è un’azienda che finanzia direttamente la startup e che le offre supporto in diversi campi, dall’ambito legale a quello relativo al marketing, allo scopo di rendere più veloce la sua crescita e maturazione e consentirle, così, di assumere un ruolo da protagonista all’interno del mercato.
Tieni bene a mente che i programmi di accelerazione sono pensati per startup già avviate, dotate di un modello di business già definito e con dipendenti che lavorano già attivamente per portare avanti il progetto. Generalmente, questi programmi hanno una durata che oscilla tra uno e 6 mesi (massimo un anno).
Anche per usufruire dei servizi previsti da un programma di accelerazione bisogna pagare. La forma di pagamento più comune è quella dell’equity: l’acceleratore di startup partecipa al capitale della startup con una quota che, in linea generale, è compresa tra il 5% e il 15%.
Quali sono le differenze tra incubatore e acceleratore di startup
Ora che sono state elencate le principali caratteristiche di un incubatore di startup e di un acceleratore di startup, ti risulterà ancora più evidente l’errore commesso da chi utilizza questi due termini come sinonimi.
Bisogna a questo punto ricordare e sottolineare che la principale differenza tra un incubatore e un acceleratore di startup è rappresentata dal diverso momento in cui intervengono a supporto della startup: un incubatore, infatti, aiuta la startup nei suoi primissimi mesi di vita, quando il progetto su cui essa si basa deve ancora prendere forma e trovare concretezza in una realtà imprenditoriale autonoma e strutturata; ai programmi di accelerazione, invece, accedono startup ormai già avviate.
Il fatto che incubatori e acceleratori si relazionino con startup che si trovano in fasi differenti della loro vita implica anche che i presupposti e gli obiettivi del loro intervento siano altrettanto diversi: l’incubatore, sostanzialmente, prepara la startup a fare il suo ingresso sul mercato, mentre l’acceleratore aiuta l’azienda a scalare il mercato stesso e ad assumere all’interno di esso un ruolo da protagonista.
Anche la durata è diversa: è utile, a questo proposito, ribadire che l’intervento di un incubatore di startup dura generalmente tra i 3 e i 36 mesi, mentre un programma di accelerazione è molto più breve, dal momento che la sua durata massima, indicativamente è fissata a un anno.
Infine, c’è un altro aspetto che devi prendere in considerazione per distinguere tra incubatore e acceleratore di startup: nel primo caso la cessione di quote societarie o non è prevista o è minima, mentre gli acceleratori investono in cambio di quote, partecipando al capitale della startup con una percentuale che, come evidenziato, può arrivare anche a toccare il 15%.
Come scegliere tra un incubatore e un acceleratore di startup
Giunti a questo punto, la domanda che tutti si pongono è sempre la stessa: ok, ma cosa devo scegliere tra un incubatore e un acceleratore di startup? Per rispondere in maniera completa ed esauriente a questo quesito, è necessario ribadire che incubatori e acceleratori si rivolgono a interlocutori diversi o, per meglio dire, a interlocutori che si trovano in fasi diverse della loro attività.
Ricorda, quindi, che ricorrere all’aiuto di un incubatore di startup è la soluzione migliore per te se ritieni di avere un’idea di business vincente ma questa non si è ancora trasformata in una realtà aziendale concreta oppure se hai già creato la tua startup ma stai incontrando subito le prime difficoltà a causa della mancanza di esperienza e strumenti.
Se, invece, la tua startup è già avviata sul mercato ma hai bisogno di rafforzare la tua presenza e velocizzare la tua crescita, devi bussare alla porta di un acceleratore di startup.
Per tornare alla domanda iniziale, quindi, è doveroso concludere che, nella scelta tra un incubatore e un acceleratore di startup, devi prendere in considerazione le specifiche esigenze della tua startup e la strategia di crescita aziendale che intendi perseguire, in relazione alla specifica fase in cui essa si trova.
Come accedere a un incubatore o acceleratore di startup
Scegliere è differente da essere scelti. Fondamentale, quindi, è che tu sappia anche come avere accesso a un incubatore o a un acceleratore di startup.
Devi, innanzitutto, presentare una domanda d’accesso e, poi, superare una selezione basata su specifici requisiti indicati direttamente dall’ente che organizza i programmi di incubazione o accelerazione.
Molto spesso, tra questi parametri, grande importanza è data al team che c’è dietro la startup e, in particolare, alle sue competenze ma anche alle sue ambizioni. Anche per questo motivo dovresti valutare bene di chi circondarti in questa tua avventura imprenditoriale.
Tra gli altri fattori in grado di fare la differenza per l’accesso a un programma di incubazione o accelerazione c’è, poi, il target a cui la startup è destinata. Per arrivare preparato all’appuntamento, quindi, il consiglio per te è quello di provvedere per tempo all’analisi del mercato attraverso il cosiddetto TAM SAM SOM (un particolare strumento che serve a comprendere il segmento di mercato a cui intendi rivolgerti), all’analisi della concorrenza e alla misurazione della traction della tua startup (per traction si intende la validazione del tuo prodotto, cioè la prova che qualcuno è interessato a esso ed è disposto a pagare per usufruirne).
Incubatori e acceleratori di startup potrebbero poi richiederti un pitch deck di presentazione della tua idea di business. In alcuni casi, inoltre, potrebbe esserti richiesto anche di presentare il cosiddetto Minimum Viable Product: si tratta del Prodotto Minimo Funzionante, cioè, sostanzialmente, della prima versione del prodotto che la tua startup sta sviluppando.
Quali sono gli acceleratori e incubatori di startup in Italia
L’economista Peter Ferdinand Drucker, una volta, ha detto:
“Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”.
In riferimento alle sue parole e in merito al discorso qui affrontato, potremmo aggiungere: l’importante è sapere dove trovare quel qualcuno pronto a prendere una decisione coraggiosa e supportare la tua impresa.
Devi sapere a questo proposito che secondo il report del Social Innovation Monitor 2022 relativo all’anno 2021, in Italia sono presenti 237 incubatori/acceleratori di startup.

Circa il 55% di essi si trova in Italia settentrionale. La Lombardia è la regione che ne ospita la maggior parte con 57, a seguire troviamo l’Emilia-Romagna con 29 e il Lazio con 22.
Scopriamo i principali acceleratori e incubatori italiani:
B-Plannow
B-Plannow® è il partner ideale per startup che ambiscono al successo; è un programma collaborativo progettato per aiutare le nuove imprese a crescere con solidità in un ecosistema sempre più complesso e competitivo. B-Plannow® offre supporto unico, risolvendo problemi di gestione tramite tutoraggio, formazione, finanziamenti pre-seed e accesso a capitali di debito e rischio. B-Plannow® è un acceleratore di start-up unico in Italia, con tecniche di gestione proprietarie sviluppate nel tempo che combinano esperienza e innovazione in un metodo vincente. L’obiettivo finale di B-Plannow è aiutare le start-up a crescere rapidamente, diventare aziende redditizie, espandersi e creare valore per i loro azionisti attraverso programmi di accelerazione che le portano all’eccellenza il prima possibile e in modo sostenibile.
DigitalMagic
DigitalMagics è un incubatore e acceleratore di startup e scaleup innovative che propongono contenuti e servizi ad alto valore tecnologico. L’incubatore avvia programmi di Open Innovation per assistere le startup italiane nel loro processo di innovazione, fornitura di servizi e produzione. Attraverso una collaborazione con Talent Garden, network italiano di coworking per professionisti del settore digitale, e Tamburi Investment Partners, investment e merchant bank italiana, Digital Magics ha aperto diversi campus di coworking che offrono corsi di formazione.
Luiss Enlabs
Luiss Enlabs è un incubatore e acceleratore aperto di startup. Dal 2012 il primo esempio in Italia in cui un’università (Luiss), un incubatore certificato e un venture capital (LVenture Group) collaborano a livello nazionale e internazionale per promuovere l’imprenditorialità nel settore tech con un programma che si svolge due volte l’anno. Per la precisione, Luiss Enlabs investe 250mila euro in startup digitali ambiziose e le aiuta a costruire partnership di valore. L’acceleratore facilita inoltre la diversificazione, la scalabilità e l’impatto globale durante tutte le fasi di raccolta fondi e fornisce l’accesso alla sua vasta rete di oltre 90 aziende e fondatori.
PoliHub
PoliHub è un centro di innovazione e incubazione di imprese presso il Politecnico di Milano, in Italia. Offre servizi e supporto a startup e imprese innovative per aiutarle a crescere e svilupparsi. È un incubatore e acceleratore che supporta le startup in ogni fase di sviluppo attraverso servizi, relazioni e competenze. Polihub offre diversi programmi di accelerazione da 12-16 settimane a 6 o 8 mesi per startup tecnologiche e scientifiche che cercano l’ingresso nel mercato e l’incubazione con tutoraggio, incontri personalizzati, strategia aziendale e assistenza al pitching. Inoltre, Polihub offre postazioni di lavoro, uffici e sale riunioni nel suo spazio di coworking.
dPixel
dPixel è un venture incubator e una società di innovazione che aiuta a far crescere startup, aziende e istituzioni attraverso l’innovazione. Collega startup ambiziose con aziende affermate, aiuta le aziende a migliorare la loro competitività grazie alla digital transformation e assiste le istituzioni nella costruzione di iniziative per l’impatto sociale e lo sviluppo economico. Inoltre, dPixel ha lanciato un corso di innovazione di 4 mesi, OpenPMI, che consente ai giovani laureati italiani di lavorare all’interno delle aziende per fornire soluzioni nuove e fresche.
UniCredit Start Lab
UniCredit Start Lab è una piattaforma di business che supporta i giovani imprenditori e le startup innovative in tutti i settori. Offre un programma multidimensionale con sovvenzioni in denaro, sviluppo della rete, tutoraggio e formazione manageriale. Inoltre, UniCredit Start Lab fornisce partnership industriali, commerciali, tecnologiche e strategiche. La piattaforma funge anche da banca commerciale che opera in 17 paesi europei.
Fin+Tech
Fin+Tech è avviato da diversi VC e incubatori italiani: CDP, Digital Magics, Startupbootcamp, Nexi e Fintech District. È un acceleratore fintech e insurtech che investe fino a 300mila euro per startup italiane selezionate e offre supporto promozionale attraverso lezioni, masterclass e assistenza per la raccolta fondi. Il programma dura 4 mesi e comprende tre fasi: un’approfondita valutazione, sviluppo e presentazione del progetto.
Industrio Ventures
Industrio Ventures è il primo acceleratore hardware di startup italiano che costruisce e finanzia business di prodotti innovativi. Offre assistenza tecnica, scientifica e commerciale e accesso alla sua vasta rete. Inoltre, il team imprenditoriale di Industrio collabora con partner industriali e manifatturieri che condividono conoscenze e competenze con le startup finanziate. Il programma di accelerazione dura oltre 4 mesi, durante i quali le giovani aziende lavorano allo sviluppo di prototipi, ottengono supporto alla produzione, lanciano prodotti sul mercato italiano e ricevono un finanziamento di 25.000 euro.
H-FARM
H-FARM è uno spazio che unisce innovazione, imprenditorialità e istruzione. Aiuta giovani aziende e imprenditori a creare nuovi modelli di business e trasformarsi digitalmente attraverso i suoi programmi educativi all’interno delle sue due scuole, college, hub digitale e fondazione. Nel campus H-FARM, gli studenti hanno a disposizione impianti sportivi, una sala conferenze, punti ristoro, una biblioteca e aule per la formazione.
Retail Hub
Retail Hub è il primo business accelerator che aiuta brand e retailer a trovare soluzioni su misura per le loro esigenze. L’hub lavora con startup e scaleup pronti per il mercato, fornendo lead generation, valutazione del mercato, eventi, scouting, consulenza e formazione. Retail Hub opera nei seguenti settori retail; generi alimentari, design, moda, lusso, farmaceutica, automotive, sport, risorse umane, banche, bellezza e altro ancora.
StartupBootcamp (FashionTech)
StartupBootcamp (FashionTech) è un programma annuale di accelerazione di tre mesi che supporta le startup globali di fashiontech. L’acceleratore è operativo da tre anni, lavorando con 150 mentori, partner e investitori e organizzando giornate dimostrative per le startup. Per diversi mesi, i partecipanti hanno accesso allo spazio di coworking, varie masterclass, una vasta rete globale e sconti dai principali fornitori di tecnologia come Amazon, Google, Stripe e altri. Inoltre, Startupbootcamp ospita un evento digitale, un Virtual FastTrack Tour, che consente ai potenziali partecipanti di saperne di più sull’acceleratore e sul programma intensivo.
Fashion Technology Accelerator Milan
Un altro acceleratore fashiontech che opera nei settori moda, lusso e retail è Fashion Technology Accelerator Milano. Il suo programma di accelerazione dura sei mesi e include 60.000 € di servizi e 40.000 € in denaro per una quota azionaria del 10. Oltre all’accelerazione, Fashion Technology Accelerator offre sessioni di consulenza che coinvolgono l’analisi dei ricavi, la definizione di KPI, la definizione della strategia di marketing e l’ottimizzazione del prodotto.
Pushapp Lab
Pushapp Lab è uno startup studio che supporta le aziende mobile di consumo, fornendo supporto e finanziamenti annuali di € 25.000. Il team di Pushap Lab supporta le startup in qualsiasi fase dello sviluppo e offre strategia, progettazione e sviluppo di app per startup ambiziose. Attualmente, lo studio si definisce una società di consulenza per la strategia di prodotto digitale.
Impact Hub
Impact Hub supporta gli imprenditori, le organizzazioni aziendali e le istituzioni pubbliche che si battono per un futuro migliore. L’hub collega gli imprenditori con le grandi organizzazioni, gli investitori e il settore pubblico fornendo accesso alle sue risorse e ai suoi spazi e organizzando programmi di supporto alle startup e iniziative di innovazione aziendale. Impact Hub ha una rete globale, di cui 8 entità in Italia (Bari, Firenze, Milano, Reggio Emilia, Roma, Siracusa, Torino e Trento).
FoodTech Acceleration Platform
FoodTech Acceleration Platform contribuisce allo sviluppo del settore foodtech italiano, offrendo aiuto a startup e aziende. La piattaforma assiste nello sviluppo di progetti e proof of concept, nello scouting di startup internazionali e altro ancora. Inoltre, ha una vasta rete di vari VC, angel investor, incubatori e acceleratori in tutto il mondo. FoodTech Acceleration Platform collabora con università e centri di ricerca per monitorare gli sviluppi del settore.
Vittoria Hub
Vittoria Hub supporta le startup con tre fasi di sviluppo: incubazione, che include lo sviluppo di idee di business e MVP, adozione, che prevede l’aiuto dell’MVP al PoC, e accelerazione verso i mercati locali e internazionali. Il programma si svolge nello spazio di lavoro dell’hub a Milano. Vittoria Hub è un progetto di Vittoria Assicurazioni, compagnia assicurativa italiana. È un incubatore insurtech che promuove l’open innovation e nuovi modelli di business assicurativo.
Nana Bianca
Nana Bianca offre spazi di coworking e uno startup studio a varie startup tecnologiche, imprenditori, liberi professionisti e altro ancora. Inoltre, offre accesso alla sua vasta rete e programmi di accelerazione esclusivi. Inoltre, Nana Blanca ospita vari eventi dedicati allo sviluppo dell’area di business in Italia.
C’è un’ultima cosa che devi sapere: alcuni tra gli incubatori di startup e acceleratori di startup presenti in Italia sono specializzati in settori specifici, come per esempio l’hi-tech o il food, passando per lo sport. Tieni conto anche di questo nel momento in cui decidi di rivolgerti a un incubatore o a un acceleratore.
Scarica la lista completa degli incubatori e acceleratori italiani
Per aiutarti ad individuare l’interlocutore più adatto alle tue esigenze, abbiamo sviluppato una lista di tutti gli incubatori e acceleratori italiani.
Come vedrai la lista è divisa per nome, città, provincia, regione, indirizzo, mail e sito internet per permetterti di avere un quadro d’insieme dell’ecosistema italiano.
Se ci fosse sfuggito qualcosa, ti preghiamo di farcelo sapere, in modo da tenere sempre aggiornata la lista.
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