
Proteggere la proprietà intellettuale: come e perché?
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Avviare una startup richiede tantissime considerazioni da fare e, tra queste, c’è anche quella su come proteggere la proprietà intellettuale. Se alla base del tuo progetto c’è un’invenzione o una nuova idea, devi sapere infatti che, oltre ad accertarti di non violare quella di terzi, devi anche tutelare la tua proprietà intellettuale, così da assicurarti una buona redditività nel lungo periodo. Herbert Spencer, del resto, diceva:
“Se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere far rispettare i propri”.
Se non sai cosa si intende per proprietà intellettuale e in che modo è possibile proteggerla, non distrarti e leggi con molta attenzione le prossime righe perché risponderanno proprio a queste domande (e a tante altre).
Cosa si intende per proprietà intellettuale?
Come spesso accade, non esiste una definizione di proprietà intellettuale valida universalmente perché ciò che è compreso al suo interno varia, inevitabilmente, da Paese a Paese.
Ciò nonostante, è possibile far chiarezza sul significato di questo concetto, che, in generale, fa riferimento a un sistema di tutela giuridica riferito a beni immateriali che sono frutto dell’attività creativa e inventiva dell’uomo, come per esempio opere artistiche, invenzioni industriali, nomi di brand e design.
Più nello specifico, la proprietà intellettuale è considerata, dal punto di vista giuridico, l’insieme dei diritti di carattere personale (ossia il diritto morale di venire riconosciuto come autore di un’opera oppure come ideatore di una soluzione tecnica o di un marchio) e patrimoniale (cioè il diritto collegato allo sfruttamento economico della propria attività creativa).
Devi sapere che, mentre il primo è un diritto personalissimo e inalienabile, il secondo è disponibile e trasmissibile. È opportuno, inoltre precisare che possono usufruire dei diritti di proprietà intellettuale sia i privati che le imprese, di qualsiasi dimensione esse siano.
Quali diritti preserva la proprietà intellettuale?

la proprietà intellettuale
Per quanto riguarda gli specifici diritti preservati dalla proprietà intellettuale, in Italia essa può essere suddivisa in 3 differenti macro-aree:
- opere dell’ingegno protette dal copyright (opere artistiche e letterarie, musica, programmi televisivi, disegni artistici, creazioni pubblicitarie e prodotti multimediali, software, banche dati);
- proprietà industriale (brevetti su invenzioni, marchi, disegni industriali, nuove varietà di piante e indicazioni geografiche di origine);
- strategie commerciali (segreti commerciali, know-how, impegni di riservatezza o produzione rapida).
La specifica forma di tutela prevista dalla proprietà intellettuale dipende, però, dalla natura del bene da proteggere. Mentre per alcuni, infatti, la protezione scatta in modo automatico (è il caso, per esempio, del diritto d’autore relativo ai testi letterari e alle registrazioni audio), per altri è necessario presentare una richiesta formale che, poi, verrà presa in esame dall’organo competente del Paese in cui è avvenuta la registrazione.
Detto della divisione in macro-aree che è possibile operare in Italia per quanto concerne i diritti preservati della proprietà intellettuale, è il caso che tu conosca quali sono le categorie principali. Le passeremo in rassegna brevemente, una per una, nelle prossime righe.
Brevetti
I brevetti riguardano, nello specifico, le invenzioni nuove e uniche, che possono essere prodotte o sfruttate. Il loro scopo è quello di conferire il diritto di avviare un’azione legale contro la realizzazione, l’utilizzo e la vendita in assenza di autorizzazione.
Diritti d’autore
I diritti d’autore, come già sottolineato, proteggono in maniera automatica le creazioni originali che richiedono competenze, lavoro o giudizio. Ne sono un esempio i prodotti di arte figurativa, letteratura, musica, teatro e i software.
Design registrati
Questa particolare forma di tutela (immediata) protegge il design o la conformazione esterna di un prodotto. A essa può essere associata un brevetto.
Logo e marchi
È possibile registrare un marchio a livello italiano, europeo e internazionale. Si tratta di una forma di tutela rivolta, in particolare, a nomi di brand e loghi e si suddivide in classi di beni e servizi.
Segreti commerciali
La normativa dell’Unione Europea e quella dei singoli Paesi membri tutelano contro l’acquisizione, l’uso e la divulgazione illecita di segreti commerciali.
Come tutelare la proprietà intellettuale dei beni immateriali
La proprietà intellettuale dei beni immateriali varia, come già più volte sottolineato, in relazione al contesto geografico in cui si attiva la protezione e in base all’oggetto della tutela, assumendo diverse forme (le già citate opere dell’ingegno protette dal copyright, proprietà industriali e strategie commerciali).
Qualsiasi sia l’oggetto, il consiglio generale per te è quello di registrare la proprietà intellettuale o brevettarla (in caso di brevetto) all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM). Prima, però, devi assicurarti di rispettare tutti i requisiti di legge, verificare che non sia già presente un marchio registrato uguale o simile e accertarti che il marchio non abbia una delle caratteristiche considerate “negative”.
Devi, inoltre, valutare bene la potenziale durata, le funzioni e le caratteristiche del brevetto o marchio e considerare di estendere la tutela anche ai Paesi dove esporti e commercializzi l’oggetto della tutela (o pensi di farlo in futuro).
Perché è importante tutelare la proprietà intellettuale?
Un errore nella scelta della forma di tutela della proprietà intellettuale dei tuoi beni immateriali rischia di dare la possibilità ad altri di copiare la tua invenzione/innovazione.
Per capire perché è importante tutelare la proprietà intellettuale, però, bisogna fare un discorso più ampio, che ruota attorno a un concetto ben preciso: quello della competitività, basata su parametri quali la qualità e la differenziazione.
Troppo spesso la poca liquidità che caratterizza le fasi iniziali del percorso di vita di una startup spinge a sottovalutare l’importanza della proprietà intellettuale, ritenendola erroneamente un inutile costo; in realtà, devi sapere che faresti bene a proteggere l’idea alla base del tuo progetto fin dall’inizio perché è la risorsa più preziosa che hai, dal momento che è ciò che ti permette di introdurre nel mercato nuovi elementi prima e meglio di chiunque altro. È proprio la tua idea, inoltre, a guidare gli investimenti necessari a realizzarla e a conquistare e mantenere il vantaggio competitivo.
Tieni bene a mente che la proprietà intellettuale ti permette di mostrare ai possibili investitori gli elementi di innovazione della tua idea e le sue potenzialità, proprio in virtù della tutela da eventuali infrazioni future. A questo proposito, ricorda che, nel momento in cui presenti la tua startup a soggetti terzi (come, per l’appunto, può essere il caso dei potenziali investitori) senza prima aver provveduto a proteggere la tua idea, non dovresti svelare gli elementi che potrebbero diventare oggetto di brevetto (in alternativa, puoi richiedere che venga firmato un accordo di riservatezza).
Devi sapere, inoltre, che la protezione e la valorizzazione dei beni immateriali ti dà anche la possibilità di stipulare contratti di licenza con altre aziende (ovviamente non concorrenti) e per applicazioni in ambiti differenti dal core business della tua azienda, consentendoti così di iniziare a guadagnare ancora prima di fare il tuo ingresso sul mercato.
La proprietà intellettuale, quindi, non ha solo una funzione difensiva (per esempio contro la contraffazione) ma anche un ruolo attivo, che si traduce nella pratica in una accresciuta capacità di attrarre forme di finanziamento, opportunità di collaborazioni e clienti.
Cosa fare in caso di violazioni
La panoramica sulla proprietà intellettuale non può che terminare con un’altra risposta a una domanda molto importante: cosa fare in caso di violazioni? Cioè, quali azioni puoi intraprendere nel caso in cui tu ritenga che i tuoi diritti di proprietà intellettuale siano stati violati? È bene che tu sappia che puoi rivolgerti a diverse autorità competenti in base al tipo di violazione.
In caso di violazione di un brevetto nazionale, per esempio, puoi rivolgerti al tribunale nazionale di competenza.
Per tutelare i tuoi prodotti dalla contraffazione, puoi iscriverti alla banca dati anticontraffazione dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) : verrai messo in contatto diretto con le autorità competenti.
Nell’eventualità in cui qualcuno abbia registrato un marchio identico o simile al tuo, puoi chiedere la cancellazione della registrazione e, se essa è ancora in corso, puoi opporti alla domanda. In caso di controversia su un nome di dominio, puoi rivolgerti alla giustizia o tentare la via di una soluzione extragiudiziale (per esempio rivolgendoti all’ICANN).
Infine, se la violazione della proprietà intellettuale si traduce in una violazione dei segreti commerciali, puoi avviare un procedimento giudiziario.