Lean Canvas: Guida Completa al Modello di Business per Startup

Tempo di lettura: 6 minuti
Modificato il 03 Marzo 2025
Lean Canvas Guida Completa al Modello di Business per Startup

Se vuoi sviluppare al meglio la tua idea di startup devi senz’altro sapere cos’è e come funziona il Lean Canvas, strumento nato come adattamento del Business Model Canvas e ritagliato su misura proprio sulle necessità che emergono nelle prime fasi della creazione di una startup.

Questa guida è pensata proprio per rispondere a ogni dubbio su questo preciso argomento.

 

Cos’è il Lean Canvas e perché è importante per le Startup

Il Lean Canvas, come poc’anzi accennato, è un framework per definire il modello di business nato in risposta a un limite manifestato dal Business Model Canvas, ritenuto poco adatto ad accompagnare lo sviluppo embrionale di un’idea imprenditoriale. A idearlo è stato Ash Maurya, all’interno del suo libro intitolato “Running Lean”.

Questo strumento permette di sviluppare un’idea di startup e di accelerare la crescita della startup stessa individuandone rischi e opportunità. L’approccio alla base è quello cosiddetto Lean Startup, incentrato sul connubio problema-soluzione, poi su quello prodotto-mercato e, infine, sulla scalabilità.

Il Lean Canvas è ritenuto importante per le startup, innanzitutto, perché dà la possibilità di focalizzarsi sugli elementi fondamentali del business. Non solo: permette anche di identificare subito le ipotesi chiave e di poterle così testare riducendo al minimo gli sprechi.

 

Lean Canvas vs. Business Model Canvas

La principale differenza tra il Lean Canvas e il Business Model Canvas è legata al momento in cui vengono utilizzati questi due framework, che – fai ben attenzione – non sono l’uno il sostituto dell’altro, quanto piuttosto complementari.

Mentre il Lean Canvas va utilizzato nelle primissime fasi del ciclo di vita di una startup (quando, cioè, quest’ultima è ancora solo un’idea, priva di riscontri sul suo effettivo potenziale), il Business Model Canvas diventa utile nel momento in cui bisogna dare forma al progetto e organizzarlo in modo da creare valore.

Come scoprirai tra poche righe, inoltre, i due framework differiscono anche per alcune delle loro componenti.

 

Gli elementi chiave del Lean Canvas

Come è strutturato il Lean Canvas
Come è strutturato il Lean Canvas

Il Lean Canvas è composto da 9 blocchi. Le componenti che contraddistinguono il Lean Canvas sono le stesse del Business Model Canvas, a eccezione di 4:

  • “Partnership chiave” è sostituita dal “problema” da risolvere;
  • “Attività chiave” è sostituita dalla “soluzione”;
  • “Risorse chiave” è sostituita dalle “metriche chiave”;
  • “Relazioni con i clienti” è sostituita dal “vantaggio competitivo”.

Come il Business Model Canvas, anche il Lean Canvas va compilato seguendo un preciso ordine:

  1. Problema: qual è il problema da risolvere? Cerca di essere il più specifico possibile.
  2. Segmenti di clientela: quali persone avvertono questo problema e quando? Identifica i tuoi clienti tipo e definisci gli Early Adopter, cioè i primissimi utilizzatori.
  3. Soluzione: cosa proponi per risolvere il problema? Definisci una soluzione chiara e semplice per ogni problema.
  4. Proposta di valore: perché si deve scegliere proprio il tuo prodotto o servizio? Per rispondere a questa domanda devi capire in cosa la tua offerta è migliore rispetto a quella dei tuoi concorrenti.
  5. Guadagni: quanto dovranno pagare i tuoi clienti e con quale modalità? Presta particolare attenzione alla definizione del prezzo di vendita.
  6. Vantaggio competitivo: i tuoi prodotti/servizi sono esclusivi e non replicabili? Trova i fattori che ti danno la possibilità di mantenere un vantaggio competitivo sulla concorrenza.
  7. Canali: quali canali utilizzerai per vendere? Individua tutti i canali utili per entrare in contatto con i tuoi clienti e scegli quelli che meglio si adattano alla tua idea di business.
  8. Metriche chiave: cosa decreterà il successo o il fallimento della tua startup? Identifica le metriche più rilevanti per monitorare le prestazioni.
  9. Struttura dei costi: quali saranno i costi che dovrai sostenere? Specifica i costi, soprattutto quelli che si concentreranno nel breve periodo.

 

Come applicare il Lean Canvas alla tua Startup

Domande fondamentali per compilare il Lean Canvas
Domande fondamentali per compilare il Lean Canvas

Per applicare il Lean Canvas alla tua startup devi porti tre domande fondamentali:

  • Ho individuato un problema presente sul mercato per il quale vale la pena trovare una soluzione?
  • Ho creato qualcosa che i miei clienti desiderano?
  • Come accelero la crescita della mia startup?

Inizia compilando il Lean Canvas con alcune ipotesi di partenza e poi utilizza i feedback e le informazioni raccolte dal mercato target per validare le ipotesi o, all’occorrenza, modificarle.

Ricorda che, per una corretta applicazione del Lean Canvas, dovresti compilare il framework in gruppo (potresti compilarlo, per esempio, assieme al co-fondatore oppure con altri startupper) così da assicurarti di raccogliere il maggior numero di idee.

Ricordati, inoltre, la celebre frase di Eric Ries:

“Usare il Lean Canvas significa accettare che quello che sai meno è ciò che devi imparare per primo”.

 

Template ed esempi pratici per implementare il modello

Detto dell’ordine con cui devi compilare il Lean Canvas, c’è un altro aspetto che devi considerare: da un punto di vista visivo, il blocco centrale del Lean Canvas, dedicato alla Value Proposition, suddivide il framework in due sezioni: in quella di sinistra ci sono le componenti relative al prodotto e tutti i fattori interni alla startup, mentre a destra ci sono tutti gli aspetti legati al mercato e i fattori esterni.

I settori a cui può essere applicato il Lean Canvas sono tanti e variegati e spaziano dal retail all’ambito tecnologico. Per quanto riguarda quest’ultimo settore, per esempio, è possibile adottare il Lean Canvas per una startup che si occupa di soluzioni di Intelligenza Artificiale: il problema, in questo caso, potrebbe essere legato alle interfacce tradizionali lato utente e la soluzione potrebbe essere trovare un modo valido per integrare questa tecnologia nei dispositivi smart, anche attraverso collaborazioni con produttori di sistemi hardware e software. Il vantaggio competitivo, ovviamente, sarebbe in questo caso rappresentato dall’innovazione tecnologica.

 

Vantaggi del Lean Canvas rispetto ad altri modelli

Sono diversi i vantaggi che il Lean Canvas può offrirti. Tra i principali c’è la chiarezza e la semplicità che lo contraddistinguono.

Un altro grande beneficio di questo strumento è che riduce il rischio di perdere tempo e risorse in strategie che potrebbero rivelarsi poco efficaci. Grazie al Lean Canvas, infatti, puoi monitorare e misurare costantemente le performance e i risultati delle diverse strategie da te implementate, grazie ai feedback che provengono dal mercato.

 

Errori da evitare nell’uso del Lean Canvas

I principali errori da evitare nella compilazione del Lean Canvas sono una diretta conseguenza di quanto appena detto: un elemento di forza di questo strumento è la sua semplicità e sarebbe sbagliato, quindi, sovraccaricarlo con troppe informazioni. L’altro vantaggio, come detto, è la sua capacità di adattarsi ai continui e repentini cambiamenti del mercato: l’errore, in questo caso, è non aggiornarlo con costanza.

C’è un terzo errore molto importante che devi evitare: tanti startupper concentrano tutte le loro attenzioni sul prodotto, trascurando quelli che sono i problemi e i desideri dei clienti.

Un ulteriore elemento che faresti bene a non sottovalutare, quando si compila il Lean Canvas, è l’analisi della concorrenza: sottovalutando i competitor rischi di avere un’immagine parziale (e, quindi, sbagliata) del mercato. Identificare in maniera corretta i concorrenti ti permette, inoltre, di definire al meglio l’elemento differenziante del tuo prodotto e il tuo vantaggio competitivo.

 

Perché il Lean Canvas è superato

Come il Business Model Canvas, anche il Lean Canvas non è esente da critiche: una delle accuse più ricorrenti è legata al numero limitato delle sue componenti, che rischia di portare gli startupper a trascurare parti fondamentali del modello di business.

Per correggere questo e altri limiti è nato THE B−PLANNOW BOARD®, il linguaggio visuale condiviso creato dopo anni di test e validazioni da B-PLANNOW®, che è composto da ben 23 elementi (di cui 19 fondamentali). Grazie a questo strumento, ancora meglio che con il Lean Canvas, puoi descrivere, visualizzare e ridefinire il business model della tua startup.

 

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Nicola Zanetti

Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Formatore professionale | Blogger | Scrittore

Sono Nicola Zanetti, un fervente appassionato di accelerazione aziendale e un pioniere nel campo dell'innovazione imprenditoriale. Con una carriera dedicata al management, sono il fondatore di B-PlanNow® un'iniziativa rivoluzionaria che riflette la mia dedizione nel supportare lo sviluppo e la scalabilità delle startup. La mia esperienza professionale è un mosaico di avventure imprenditoriali sia in Italia che a livello internazionale. Ho trascorso anni significativi in Cina, mesi in Egitto e Svizzera, acquisendo un'intuizione globale e una comprensione approfondita delle diverse culture aziendali. Questi viaggi mi hanno permesso di tessere una rete globale e di acquisire una prospettiva unica sul business internazionale.

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