Cos’è il Venture Capital e come funziona

Tempo di lettura: 6 minuti
Modificato il 03 Marzo 2025
Cos'è il venture capital e come funziona

Se hai intenzione di avviare una startup e farla funzionare non puoi non sapere cos’è il Venture Capital. Si tratta, in poche semplici parole, di una forma di investimento ad alto rischio che, in genere, è orientato a finanziare proprio startup innovative. Conoscere questa definizione sintetica, però, non basta: per sfruttare a piene le potenzialità di questa forma di investimento, infatti, devi anche sapere come funziona e come è possibile accedervi.

 

Cos’è il Venture Capital?

Come abbiamo brevemente accennato nell’introduzione di questa guida, il Venture Capital è una particolare forma di investimento ad alto rischio che, nella pratica, si traduce in investimenti nel capitale di rischio di aziende, in particolar modo startup innovative, che presentano un alto potenziale di crescita.

 

Capitale di rischio: differenze da altri tipi di finanziamento

Quando si parla di capitale di rischio si fa riferimento alla parte di capitale conferita dai soggetti che partecipano al rischio d’impresa. Ciò che li contraddistingue il Venture Capital dagli altri finanziamenti è proprio l’alto rischio collegato a questa particolare tipologia. Non solo: a fronte di questo rischio particolarmente elevato, un altro elemento distintivo è rappresentato dai ritorni economici eccezionali che ne possono derivare in caso di successo.

 

Strategie per attrarre investitori di Venture Capital

Prima di sapere quali sono le migliori strategie per attrarre investitori di Venture Capital, è importante che tu conosca meglio l’interlocutore a cui dovrai rivolgerti.

 

Cosa significa e chi è il Venture Capitalist?

Le persone che fondano o gestiscono un fondo di Venture Capital si chiamano Venture Capitalist. In genere, offrono i loro finanziamenti a imprese che si trovano nella fase iniziale del loro sviluppo e che hanno un modello di business innovativo e scalabile. Il finanziamento si traduce nell’offerta di capitale in cambio della partecipazione nell’azienda (generalmente assumono una quota di proprietà inferiore al 50%).

Pur essendo consapevoli che molte delle startup in cui investono potrebbero fallire, i Venture Capitalist sono disposti a correre questo rischio perché si aspettano rendimenti significativi. Per farla breve, le startup che hanno successo ripagano anche i loro investimenti nelle imprese fallite. Tieni a mente, a questo proposito, le parole di Marc Andreessen:

“In un grande mercato, un’azienda cattiva morirà, un’azienda mediocre fiorirà, e una grande azienda diventerà straordinaria”.

Alcuni Venture Capitalist non si limitano a sostenere economicamente le startup: figure di questo tipo, infatti, possono anche offrire alle imprese alcuni servizi aggiuntivi, come la consulenza, il supporto strategico e il network, con l’obiettivo di aiutarle a crescere e a raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati.

Ora che sai chi sono i Venture Capitalist puoi studiare il modo migliore per attrarli. Gli strumenti principali sono essenzialmente due: Pitch Deck o Business Plan e Value Proposition.

 

Preparare un business plan convincente

Preparare un Pitch Deck persuasivo o un Business Plan convincente, a seconda della fase in cui la startup si trova, è il primo passo per attirare Venture Capitalist. Questi documenti strategici, che riassumono gli obiettivi operativi e finanziari dell’impresa, possono esserti di grande aiuto nel momento in cui devi presentarti agli investitori perché ti permettono di formulare (e poi implementare) la migliore execution per la tua idea di business. Non solo: stilare piani e budget dettagliati ti consente anche di seguire una guida ben definita nel viaggio verso il raggiungimento del successo, mantenendo alta la concentrazione sugli strategici obiettivi a breve e a lungo termine.

H3: Costruire una solida value proposition

Un altro passaggio fondamentale è rappresentato dalla costruzione di una solida Value Proposition. La proposta di valore è una dichiarazione che, con poche parole, sintetizza e comunica perché i tuoi prodotti o servizi sono migliori rispetto a quelli della concorrenza. Fai attenzione: non è una mera descrizione del prodotto o servizio, bensì è ciò che pone in evidenza la soluzione specifica che la tua startup è in grado di offrire e la promessa di valore che essa può garantire.

 

Qual è la differenza tra Business Angel e Venture Capitalist?

Spesso si tende a far confusione tra Venture Capital e Business Angel: la differenza principale tra questi due tipi di finanziamento risiede nella provenienza dei fondi investiti. Mentre i Business Angel investono nelle startup i loro soldi, i fondi di Venture Capital, nel momento della loro costituzione, devono a loro volta raccogliere capitali. Per farlo, si rivolgono in genere a fondi istituzionali, come banche, fondazioni, enti pubblici etc.

 

Come avviare una Startup con il Venture Capital

È arrivato il momento di capire in termini pratici come avviare una startup con il Venture Capital. Ora che sai quali sono gli strumenti principali per attrarre i Venture Capitalist, devi conoscere anche il modo per attirarli in modo efficace. Per essere più chiari, devi sapere quali sono i requisiti delle startup che catturano l’interesse di questo particolare tipo di finanziatori.

Forse ti sorprenderà sapere che ai venture capitalist, in genere, l’idea di business interessa in modo relativo: ciò che più attira la loro attenzione è la già citata execution e, cioè, la capacità del team di portarla avanti con successo. Per quanto riguarda l’idea di business in sé per sé, invece, sono quattro le caratteristiche che fanno la differenza: la scalabilità, l’ampio mercato (in verticale o in orizzontale), la difendibilità dell’idea stessa (fondamentale in ambito scientifico o ingegneristico) e il suo impatto (ossia la capacità di generare un cambiamento positivo in modo duraturo).

 

Fasi di investimento

L’attenzione dei Venture Capitalist verso i singoli requisiti delle startup dipende anche dalle fasi di investimento in cui queste si trovano. Per esempio, le capacità del team che c’è dietro alla startup sono più rilevanti nei primissimi round di finanziamento.

 

Venture Capital le fasi di investimento
Venture Capital le fasi di investimento

 

Seed Round

Il Seed Round rappresenta il primo round di finanziamento degli investimenti in Venture Capital. Ciò che si verifica in questo caso è che i venture capitalist mettono a disposizione piccoli capitali per aiutare una nuova società a sviluppare il suo business plan, a creare il loro cosiddetto Minimum Viable Product e a validare Business Model e mercato.

 

Early Stage

Grazie ai finanziamenti cosiddetti Early Stage le startup possono superare la prima fase di crescita. In questo caso, rispetto a quelli del Seed Round, i capitali forniti dai Venture Capitalist sono più consistenti, dal momento che le startup si trovano già in una fase di espansione. In questa fase i fondi si concentrano sul Product-Market Fit, sull’assunzione di talenti e sull’acquisizione dei clienti.

 

Late Stage

I finanziamenti Late Stage in Venture Capital scattano, invece, quando le startup generano già ricavi e crescono a ritmi sostenuti. In questa fase l’attenzione si concentra sul Business Model Fit e sulla crescita.

 

Benefici e rischi del ricorso al Venture Capital

Analizzare i vantaggi e gli svantaggi di una decisione imprenditoriale è sempre saggio. Quindi, eccoci qui con la lista dei benefici e dei rischi del ricorso al Venture Capital.

Dei rischi degli investitori in Venture Capital abbiamo già detto: questo particolare tipo di finanziamento è ad alto rischio (perché rivolto a società che, in molti altri casi non riceverebbero finanziamenti) ma è in grado di generare ritorni incredibilmente alti.

Se stai meditando di ricorrere al Venture Capital per la tua startup, però, devi fare anche altre valutazioni: un aspetto in particolare che devi considerare è che i Venture Capitalist sono disposti a mettere sul tavolo capitali anche importanti in cambio, però, di una partecipazione in azienda. Ciò, evidentemente, pone dei limiti in materia di potere decisionale perché chi investe partecipa alla gestione della società.

 

Differenze tra Venture Capital e Private Equity

C’è un ulteriore aspetto da chiarire quando si parla di Venture Capital ed è la differenza con il Private Equity.

il Venture Capital è considerato una forma di Private Equity, ma c’è una distinzione sostanziale: nel Venture Capital vengono finanziate le iniziative imprenditoriali e le startup, mentre il private equity tende a investire in aziende già in qualche modo consolidate.

Anche la quota di partecipazione varia tra Venture Capital e Private Equity: nel primo caso, in genere, si tratta di quote di partecipazione inferiori al 50% del capitale della società, mentre nel caso del Private Equity chi investe prende una quota di maggioranza.

 

Elenco Fondi di Venture Capital italiani

Per rendere davvero completa questa guida dedicata al Venture Capital non possiamo non elencare alcuni dei fondi italiani più importanti. Come riportato da Forbes in riferimento all’anno 2023, nella top 5 delle società italiane che si occupano di Venture Capital figurano Innogest, P101, United Ventures, LVenture Group e Italian Angel for Growth.

 

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Nicola Zanetti

Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Formatore professionale | Blogger | Scrittore

Sono Nicola Zanetti, un fervente appassionato di accelerazione aziendale e un pioniere nel campo dell'innovazione imprenditoriale. Con una carriera dedicata al management, sono il fondatore di B-PlanNow® un'iniziativa rivoluzionaria che riflette la mia dedizione nel supportare lo sviluppo e la scalabilità delle startup. La mia esperienza professionale è un mosaico di avventure imprenditoriali sia in Italia che a livello internazionale. Ho trascorso anni significativi in Cina, mesi in Egitto e Svizzera, acquisendo un'intuizione globale e una comprensione approfondita delle diverse culture aziendali. Questi viaggi mi hanno permesso di tessere una rete globale e di acquisire una prospettiva unica sul business internazionale.

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