Se vuoi avviare, controllare e gestire con successo una startup, il concetto di “flussi di cassa” deve esserti assolutamente chiaro. Se non sai di cosa stiamo parlando, faresti bene a leggere con molta attenzione questa guida dedicata, per l’appunto, al cosiddetto cash flow. Qui scoprirai come garantire la liquidità e sostenere la crescita della tua azienda mettendo in pratica alcune precise strategie molto efficaci. Per non commettere errori, però, innanzitutto, è necessario chiarire cosa sono i flussi di cassa.
Che cos’è il Cash Flow? Significato
Jeffrey Fry, una volta, ha detto:
“I profitti sono come il cibo per una startup, ma il flusso di cassa è l’acqua: senza di esso, l’azienda non può sopravvivere”.
Queste parole spiegano molto bene l’importanza dei flussi di cassa, ma non chiariscono del tutto di cosa realmente si tratti. Fuor di metafora, devi sapere che il significato di flussi di cassa fa riferimento a ogni variazione di liquidità all’interno di un’azienda e, più precisamente, ai continui movimenti di denaro (sia in entrata che in uscita) che interessano la cassa aziendale nell’arco di un determinato periodo di tempo.

È importante anche che tu sappia che l’analisi dei flussi di cassa è ciò che ti permette di adottare decisioni strategiche in relazione alla gestione della liquidità aziendale, ossia nell’ambito dei pagamenti verso i tuoi dipendenti, i tuoi fornitori, il fisco etc.
Mentre gli indici di liquidità ti restituiscono un’immagine statica della gestione finanziaria della tua azienda, i flussi di cassa indagano sulle variazioni che avvengono nel corso del tempo, mostrando quanti soldi sono presenti in cassa e dando così la possibilità di capire se i movimenti monetari in cassa siano in grado o meno di coprire il fabbisogno di capitale circolante.
Differenza tra flusso di cassa e risultato di esercizio
Per chiarire a pieno la definizione di cash flow, è opportuno precisare ora la differenza tra flusso di cassa e risultato di esercizio.
Per farlo, è necessario prendere come esempio una fattura di vendita: nel momento in cui si emette la fattura si registra il ricavo nel conto economico, mentre quando il cliente paga si registra un flusso di cassa in entrata. Tieni conto, però, che queste due operazioni possono avvenire anche a distanza di mesi l’una dall’altra e anche a cavallo di due annualità diverse.
Sebbene le dilazioni di pagamento siano una prassi consolidata nei rapporti tra le imprese, per un imprenditore (soprattutto se alle prime armi) ciò può rappresentare un enorme problema perché diverse spese aziendali richiedono, invece, il pagamento immediato (ti basti pensare al costo del personale). Questo mix di fattori può creare problemi di liquidità anche in presenza di un risultato di esercizio (ricavi meno costi) positivo.
Per tenere sotto controllo la liquidità aziendale, quindi, bisogna individuare tutte le operazioni che hanno una distanza di tempo tra il momento in cui si ha un effetto economico (principio di competenza) e quello in cui si determina il corrispondente effetto finanziario (principio di cassa).

Tipologie di flusso di cassa
Abbiamo appena spiegato cosa si intende per flusso di cassa o cash flow, ma è importante ora sottolineare che esistono diversi tipi di flussi di cassa, che si distinguono tra di loro in base alla specifica attività aziendale a cui sono associati. Scopriamoli insieme ora.
Flusso di cassa operativo
Il flusso di cassa operativo, conosciuto anche come free cash flow, fa riferimento ai soldi che entrano ed escono dalle casse dell’azienda tramite operazioni che sono collegate in maniera diretta all’esercizio dell’attività stessa, senza prendere in considerazione i costi di finanziamento.
Flusso di cassa da investimenti
Il flusso di cassa da investimenti, invece, descrive il denaro immesso o speso in relazione agli investimenti dell’azienda, siano essi prodotti finanziari facilmente convertibili in liquidità o acquisti di immobili e immobilizzazioni (sia materiali che immateriali).
Flusso di cassa finanziario
Ultimo, ma non certo per importanza, c’è il flusso di cassa finanziario: si riferisce ai movimenti di cassa legati agli investimenti finanziari della società, come il pagamento di crediti o i soldi ricevuti dall’emissione di azioni.
Come calcolare i flussi di cassa
Spesso si fa confusione tra gestione del flusso di cassa e gestione del budget di cassa: mentre il primo concetto, come detto, fa riferimento alle variazioni della liquidità di un’azienda in un determinato periodo di tempo, il budget di cassa (anche detto budget finanziario) è lo strumento di pianificazione finanziaria che ha come oggetto proprio la gestione dei flussi di cassa.

Per pianificare, ovviamente, è fondamentale sapere, prima, come calcolare i flussi di cassa. A questo proposito devi tenere a mente che la formula per calcolare il cash flow prende in considerazione dati diversi a seconda della tipologia di flusso che si intende analizzare. Detto questo, è il momento ora di scoprire come calcolare il cash flow.
Monitoraggio e analisi dei flussi
Se vuoi tenere monitorati e analizzare i flussi di cassa della tua startup devi prendere come punto di riferimento il rendiconto finanziario, cioè quel documento contabile che viene redatto al termine dell’esercizio e che include al suo interno tutto ciò che riguarda le disponibilità liquide dell’azienda in quel determinato periodo.
Analizzare i flussi di cassa, bada bene, significa che i numeri non vanno semplicemente osservati, bensì interpretati in relazione alle strategie adottate dall’azienda e alla sua politica finanziaria. L’analisi del flusso di cassa, infatti, dà la possibilità di capire se la gestione finanziaria perseguita dall’azienda è corretta o meno e, più concretamente, permette di valutare le fonti di provenienza delle risorse e le destinazioni di quest’ultime.
Allineamento tra entrate e uscite
Parlando in linea generale, per il calcolo dei flussi di cassa bisogna analizzare le entrate e le uscite di denaro nella cassa aziendale, cioè il denaro che l’azienda guadagna e quello che spende. La differenza tra le entrate monetarie e le uscite monetarie è il flusso di cassa.
Presta molta attenzione a questo valore perché, se è negativo, significa che l’azienda ha speso più di quanto incassato e andrà certamente incontro a problemi.
Previsioni e pianificazioni finanziarie
Se si prende in considerazione la variazione di liquidità nel tempo, un altro modo per calcolare il cash flow è prendere in considerazione la liquidità aziendale finale in relazione a quella iniziale: una semplice sottrazione tra questi due fattori restituisce un dato particolarmente significativo perché descrive l’andamento dell’azienda in un determinato periodo.
La variazione di liquidità nel tempo assume ancora più valore in ottica futura e in ambito strategico, dal momento che il requisito indispensabile per poter preparare dei prospetti previsionali accurati è proprio analizzare quanto accaduto in passato e quanto sta accadendo nel presente. In termini più pratici, per avere un’idea precisa dei fabbisogni finanziari futuri è fondamentale capire quali sono i fattori che hanno determinato (o stanno determinando) i flussi di cassa.
Esempio di calcolo dei flussi di cassa
Un esempio pratico ti aiuterà a capire ancora meglio come funziona il calcolo dei flussi di cassa e quali fattori incidono su di essi.
Luca è il proprietario di una piccola startup. I suoi affari vanno molto bene e il suo fatturato è cresciuto ma questo ha reso necessario l’acquisto di nuovi macchinari e l’assunzione di nuovi dipendenti. I suoi prezzi gli assicurano buoni margini ma, nonostante un utile di esercizio positivo e il fatturato in crescita, il suo conto potrebbe risultare in rosso e l’assenza di liquidità potrebbe bloccare la sua attività, anche se gli affari vanno bene.
Il motivo di ciò è legato proprio ai flussi di cassa. Ricorda, infatti, che le entrate e le uscite sono collegate ai costi e ai ricavi, ma questi fattori viaggiano con tempistiche differenti.
I costi e i ricavi sono fatture di acquisto e vendita, costi del personale, ammortamenti, tasse etc. relativi a un determinato periodo. Le entrate e le uscite sono invece, per esempio, i pagamenti e gli incassi, che a livello temporale possono avvenire con scadenze differenti e che quindi possono rappresentare un problema.
I crediti verso i clienti che acquistano i prodotti (le fatture emesse e registrate) sono incassati da Luca a 90 giorni. Tieni presente che, all’inizio dell’anno, Luca ha incassato le fatture dell’anno precedente. Infatti, il flusso di cassa è dato dalla differenza. I debiti funzionano in maniera simile ma gli effetti sono opposti perché i fornitori sono in genere pagati subito e sono pochi i pagamenti rinviabili all’anno successivo.
Un altro fattore da considerare è il magazzino: l’aumento di richieste dei clienti ha spinto Luca ad aumentare le scorte, ma questa scelta rappresenta un’ulteriore uscita di cassa, con il denaro che esce dal conto per finire sugli scaffali. Quando Luca riuscirà a diminuire il magazzino, avrà un flusso positivo perché il calcolo è la variazione tra le scorte finali e quelle iniziali.
L’autofinanziamento si calcola con i valori del conto economico, aggiungendo al risultato di esercizio gli ammortamenti di attrezzature, macchinari e altri strumenti. Luca, negli anni passati, ha acquistato alcuni macchinari, pagandoli subito, e ora nel suo bilancio ci sono gli ammortamenti, che non determinano uscite di denaro.
Capitolo banche: pur non essendo presenti nel conto economico, le rate del mutuo già in essere e le nuove erogazioni generano flussi di cassa. Non richiedendo nuovi mutui per finanziare la crescita, Luca deve far fronte al rimborso dei mutui precedenti, che determina un flusso in uscita.
Il Trattamento di fine rapporto si calcola come costo ogni anno ma l’uscita di denaro avviene al momento della liquidazione del dipendente.
Sono flussi di cassa anche le operazioni di soci e titolari dell’azienda, come conferimenti, prelievi e distribuzione dei dividendi. Mettiamo il caso che Luca non abbia mai prelevato utile dall’azienda e che, proprio quest’anno, abbia versato alcuni suoi risparmi personali nel conto aziendale. Ciò ha fornito certamente un momentaneo beneficio alla liquidità, ma, come detto prima, potrebbe non essere bastato.
Tutti questi fattori (più altri tecnici di minore rilevanza) incidono infatti sul flusso di cassa in maniera positiva o negativa. Il mezzo attraverso cui tenerli sotto controllo è il già citato rendiconto finanziario (obbligatorio per tutte le aziende a eccezione delle micro-imprese e di quelle che redigono il bilancio abbreviato).

Strumenti e software utili per il calcolo del cash flow
Ormai ti sarà chiaro: monitorare e analizzare i flussi di cassa ti permette di capire se la tua azienda è in salute o no.
Considerata l’importanza di questo indicatore, è fondamentale evitare ogni errore, anche minimo, di calcolo. Per scongiurare questo rischio è possibile utilizzare un software di tesoreria, che permette di automatizzare il monitoraggio ed eliminare il calcolo manuale (e tutti i rischi a esso connessi). Non solo: uno strumento di questo tipo dà anche la possibilità di osservare le variazioni di cassa aggiornate in tempo reale. Non è ancora tutto: con uno strumento di questo tipo risulta anche più facile, sulla base dei dati registrati, creare scenari di previsione e pianificare una strategia vincente per il futuro.
L’uso di Excel per il controllo del cash flow è, comunque, ancora una metodologia molto diffusa tra le startup in Italia. Nonostante non offra tutte le funzionalità di un sistema gestionale specializzato, Excel rimane lo strumento prediletto per l’amministrazione delle finanze d’impresa.
Se sei alla ricerca di un template per tenere sotto controllo il cash flow su Excel, abbiamo ciò che fa per te. Abbiamo sviluppato uno strumento semplice per la gestione della liquidità con una breakdown mensile, progettato per rispondere alle necessità delle nuove imprese (e non solo!).
Utilizzando il nostro modello, sarai in grado di monitorare con semplicità i ricavi e le spese ogni mese, calcolare il saldo di cassa reale a fine periodo e anticipare adeguatamente le disponibilità finanziarie. Ti assisterà anche nell’individuare e affrontare prontamente eventuali difficoltà di liquidità.
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Flusso di cassa: prossimi passi
All’inizio di questa guida, probabilmente, i flussi di cassa erano per te materia pressoché oscura; ora, però, hai tutti gli strumenti teorici per maneggiare con cura questo indicatore di fondamentale importanza per la tua startup. Il prossimo passo è passare dalla teoria alla pratica, circondandoti di esperti e scegliendo il software più utile alle tue specifiche esigenze.
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