Trasferimento d’azienda: pianificazione e strategie

Tempo di lettura: 7 minuti
Modificato il 03 Marzo 2025
Trasferimento d'azienda_ pianificazione e strategie (2)

Nel momento in cui decidi di voltare pagina, la ricerca di un successore per la tua impresa potrebbe complicare e rallentare il tuo piano. Non si tratta solo di individuare la persona giusta: per completare con successo un trasferimento d’azienda è necessario anche curare tutti gli aspetti legali di questo particolare passaggio e definire al meglio il contratto.

Nelle prossime righe, intanto, stai per scoprire con più precisione cos’è esattamente un trasferimento d’azienda.

 

Cos’è il trasferimento d’azienda?

Per capire cos’è un trasferimento d’azienda è d’obbligo partire dalla sua definizione.

 

Definizione di trasferimento d’azienda

Definizione di trasferimento d'azienda
Definizione di trasferimento d’azienda

Il trasferimento d’azienda consiste nel trasferimento di un complesso di beni idoneo all’esercizio di un’impresa e si verifica ogni qual volta che il titolare dell’attività cambia in seguito a un’operazione societaria che può essere di varia natura (tra queste, accanto, per esempio, alla scissione, alla fusione e all’affitto, c’è anche la già citata cessione di azienda).

Il trasferimento può riguardare l’intera azienda nel suo complesso o solo una parte di essa: in quest’ultimo caso si parla di trasferimento di ramo d’azienda.

Affinché si possa parlare di trasferimento d’azienda è necessario stabilire se i beni oggetto del trasferimento costituiscano o meno effettivamente un’azienda (in caso contrario ci si troverebbe davanti a un trasferimento di singoli beni aziendali). La soluzione al dilemma è la seguente: se il complesso dei beni è in grado di produrre prodotti o servizi (anche solo a livello potenziale) è corretto parlare di trasferimento d’azienda.

Il trasferimento d’azienda può essere a titolo definitivo (per esempio in caso di cessione dell’impresa) o temporaneo (come, per esempio, con l’affitto).

Non solo: il trasferimento d’azienda può essere portato a termine con un atto unilaterale (come nel caso di una donazione) oppure definito con un contratto.

 

Differenza tra cessione e trasferimento d’azienda

Ma trasferire l’azienda o vendere l’azienda è la stessa cosa? Sia nel caso del trasferimento d’azienda che in quello di una cessione cambia il soggetto titolare dell’attività economica organizzata, a prescindere dal negozio giuridico con cui è avvenuto il passaggio di consegne. Che si tratti di una fusione, di una scissione o di altro negozio giuridico, ciò che conta quindi è che cambi il titolare dell’attività economica. A tal proposito, ricordati che il trasferimento può essere anche temporaneo (in questo caso si parla di affitto d’azienda).

La sostanziale differenza tra cessione e trasferimento d’azienda fa riferimento, invece, al concetto di trasferimento di ramo d’azienda: in questo caso non è l’intera azienda a essere ceduta (la cessione d’azienda include tutti gli asset e tutti i rapporti giuridici presenti, a eccezione di quelli esclusi espressamente da contratto) bensì solo una parte del complesso aziendale, cioè un insieme di beni e rapporti giuridici che, pur essendo parte di una stessa azienda, sono organizzati per l’esercizio di un’attività che è potenzialmente in grado di essere esercitata in modo separato.

 

Aspetti legali, fiscali e finanziari del trasferimento d’azienda

Per quanto riguarda il trasferimento d’azienda, ci sono alcuni aspetti legali, fiscali e finanziari da considerare.

All’articolo 2557, per esempio, il Codice Civile stabilisce che chi aliena un’azienda commerciale debba astenersi per un massimo di 5 anni dall’avviare una nuova impresa che possa “sviare” la clientela dell’azienda ceduta.

Un altro effetto legale del trasferimento d’azienda riguarda la successione nei contratti: l’acquirente subentra nei contratti stipulati per l’esercizio dell’azienda, a eccezione dei contratti di carattere personale o a meno che le parti concordino una diversa volontà.

In caso di trasferimento d’azienda, inoltre, è previsto il passaggio automatico dei crediti aziendali all’acquirente.

 

Pianificazione del trasferimento d’azienda

Ora che sai cos’è un trasferimento d’azienda e cosa implica, è importante che tu comprenda anche in che modo puoi prepararti al meglio per arrivare pronto a questo appuntamento.

 

Scegliere un successore

La scelta del successore, come accennato, è uno dei passaggi più delicati.

Innanzitutto, deve esserti chiaro che le ragioni per cercarne uno sono tante: per esempio, potresti essere vicino al pensionamento oppure aver bisogno di dedicare le tue energie alla famiglia o ad altri progetti imprenditoriali.

Quale che sia il motivo, devi pianificare la successione per tempo, così da non lasciare l’impresa senza una leadership chiara e una guida precisa. Il nuovo manager deve rispettare ciò che l’azienda ha sempre rappresentato. Non solo: deve riuscire a consolidare tutto ciò. Valuta bene, in tal senso, le qualità e le competenze di cui il successore deve essere in possesso e, se il processo di selezione interno all’azienda non permette di individuare la persona giusta, non farti problemi a rivolgerti all’esterno.

 

Prepararsi al passaggio di comando

Il passaggio di comando deve essere graduale, così da consentire al successore di inserirsi nell’azienda e conquistare la fiducia di personale e clienti.

Il tempo necessario per completare l’intero passaggio, ovviamente, dipende dalla persona che hai individuato come tuo successore: se si tratta di una persona che ha da sempre lavorato in azienda e a stretto contatto con te, con ogni probabilità, questo periodo sarà più breve.

 

Il contratto di trasferimento d’azienda

È arrivato il momento di capire ora più nel dettaglio in che modo va stilato un contratto di trasferimento d’azienda.

 

Elementi essenziali del contratto

Per quanto riguarda la forma del contratto di trasferimento d’azienda, devi considerare innanzitutto che c’è una distinzione tra forma necessaria per la validità del contratto, quella richiesta ai fini probatori e quella necessaria per l’iscrizione nel registro delle imprese.

Ai fini della validità del contratto, la forma è libera, a eccezione di tutti i casi in cui rientrino nel compendio aziendale beni immobili o beni mobili registrati: la forma richiesta, per questi trasferimenti, è quella scritta.

Per quanto concerne, invece, la forma richiesta a fini probatori, il Codice Civile prescrive la forma scritta.

Infine, in riferimento all’iscrizione nel Registro delle imprese, il Codice Civile prescrive la forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata.

 

Clausole da considerare nel contratto

Passiamo ora alle clausole da considerare: come già sottolineato, tra queste figurano il divieto di concorrenza, la successione nei contratti e l’automatico passaggio dei crediti all’acquirente dell’azienda.

Per quanto riguarda il divieto di concorrenza, devi sapere che Il termine previsto dalla legge è derogabile solo “al ribasso”: ciò significa che è possibile prevedere un intervallo di tempo più breve, ma non è possibile prolungare oltre i 5 anni la durata di questo divieto. In merito al contenuto del divieto di concorrenza, alienante e acquirente hanno la massima libertà di pattuire l’oggetto, l’ubicazione e le altre circostanze riguardanti l’inizio di una nuova impresa.

Per quanto concerne, invece, l’automatico passaggio dei crediti, devi considerare che invece, in merito ai debiti, l’alienante è liberato dai debiti dell’azienda ceduta solo se i creditori vi acconsentono.

 

Passare il comando

Passare il comando non è mai facile. Nelle prossime righe, però, troverai una serie di accortezze che possono rendere più agevole questo delicato passaggio.

 

Sviluppare le competenze del successore

Abbiamo già sottolineato l’importanza di valutare bene le qualità che il successore deve avere; altrettanto importante è continuare a sviluppare alcune competenze chiave che non può non avere. In tal senso può risultare molto utile fornire un mentoring costante così da rinforzare la fiducia in sé stesso nel momento in cui viene introdotto nelle diverse aree del business.

 

Prepararsi al passaggio di consegne

Dopo aver introdotto il successore nelle varie aree del business, dovrai concedergli a mano a mano sempre più spazio e libertà, così da renderlo sempre più autonomo e pronto ad assumersi tutte le responsabilità nel momento fatidico del passaggio di consegne.

Questo periodo ti sarà particolarmente utile per valutare l’operato del nuovo manager in autonomia e capire se hai fatto la scelta giusta, prima di lasciare l’impresa nelle sue mani.

Una volta che il passaggio di consegne è completato, però, ricordati di non interferire con le decisioni del nuovo leader.

 

Consigli per un trasferimento di successo

Abbiamo scelto di concludere questa guida dedicata al trasferimento d’azienda con alcuni consigli utili.

 

Comunicazione con i dipendenti

Il momento in cui cambia il soggetto titolare di un’azienda è particolarmente complesso da gestire non solo per chi lascia l’impresa, ma anche per tutti i dipendenti dell’impresa stessa, che si ritrovano a doversi rapportare con un nuovo leader.

Per questo motivo è fondamentale mantenere sempre aperto il canale comunicativo con i lavoratori, così da poter spiegare bene i motivi della decisione e chiarire ogni passaggio di questo delicato processo (ma anche per rispondere prontamente a ogni dubbio o perplessità).

 

Mantenere la continuità del business

Lo abbiamo già sottolineato ma è utile ribadirlo: per non disperdere il valore creato, è molto importante che l’operato del nuovo leader sia coerente con ciò che l’impresa ha rappresentato e continua a rappresentare, così da poter mantenere una continuità del business. Ricorda, a questo proposito, le parole di Howard Schultz:

“Trasferire un’azienda non è solo una questione di firma, ma di passaggio di valori e visioni a chi porterà avanti il futuro”.

 

Affidarsi a consulenti esperti

Passare il comando non è mai facile perché porta con sé tantissime implicazioni personali che possono far perdere lucidità e razionalità; uno sguardo esterno, in questo senso, può risultare molto utile. Per gestire al meglio ogni passaggio del processo di trasferimento di azienda e completare questa operazione con successo, potresti decidere, quindi, di affidarti a uno o più consulenti esperti: si tratta di professionisti in grado di aiutarti fin dalla fase della ricerca e della selezione dei candidati.

 

Vuoi leggere tutti gli articoli relativi alla fase in cui si trova la tua startup?

  1. Fare il grande passo
  2. Muovere i primi passi
  3. Avviare una startup
  4. Far crescere una startup

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Nicola Zanetti

Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Formatore professionale | Blogger | Scrittore

Sono Nicola Zanetti, un fervente appassionato di accelerazione aziendale e un pioniere nel campo dell'innovazione imprenditoriale. Con una carriera dedicata al management, sono il fondatore di B-PlanNow® un'iniziativa rivoluzionaria che riflette la mia dedizione nel supportare lo sviluppo e la scalabilità delle startup. La mia esperienza professionale è un mosaico di avventure imprenditoriali sia in Italia che a livello internazionale. Ho trascorso anni significativi in Cina, mesi in Egitto e Svizzera, acquisendo un'intuizione globale e una comprensione approfondita delle diverse culture aziendali. Questi viaggi mi hanno permesso di tessere una rete globale e di acquisire una prospettiva unica sul business internazionale.

Hai solo un’idea o un business già avviato, ma non sai come crescere?

ACCELERA ORA LA
TUA STARTUP

Da oltre 12 anni, trasformo idee in business scalabili, redditizi
e finanziabili

hero1