Attività che non conoscono crisi: le migliori opportunità per il 2025

Tempo di lettura: 10 minuti
Modificato il 03 Marzo 2025
Attività che non conoscono crisi - le migliori opportunità per il 2025

Se è vero che la startup è per definizione scalabile, esistono anche attività business lineari su cui puntare, i cosiddetti “recession-proof businesses“. Sebbene questi business non possiedano il potenziale di diventare unicorni, possono comunque offrire opportunità redditizie e stabili nel lungo periodo.

Le attività che non conoscono crisi sono particolarmente attraenti per gli imprenditori che cercano sicurezza e affidabilità, in grado di generare guadagni costanti, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato.

Quando decidi di avviare una nuova impresa, hai due strade davanti a te: puoi creare un business che si adatti e rinnovi continuamente, rispondendo in modo rapido alle nuove esigenze del mercato, oppure puoi scegliere di concentrarti su un’attività più lineare, che ti garantisca un rendimento stabile (e possibilmente in crescita) anche nei periodi di difficoltà economica.

Se stai pensando di avviare una tua startup e non vuoi inseguire trend effimeri, una buona alternativa è quella di puntare su attività che resistono alle crisi, che offrono una solida base di guadagno, ma senza la necessità di crescere a ritmi vertiginosi.

All’interno di queste opportunità rientrano sia professioni tradizionali che rispondono a bisogni primari, sia settori innovativi che, pur non essendo ancora ampiamente sviluppati in Italia, hanno mostrato una crescita stabile negli ultimi anni.

Scopri nelle righe seguenti quali sono le migliori opportunità per gli imprenditori nel 2025.

 

Idee di business stabili e redditizie

Idee di business lineari stabili e redditizie 2025
Idee di business lineari stabili e redditizie 2025

Lo abbiamo accennato poche righe più su ma è importante ribadirlo: un modello di business che non conosce crisi è quello delle attività che, con i loro prodotti o servizi, rispondono a bisogni primari. Questo particolare tipo di bisogni restano tali anche nei momenti di difficoltà dell’economia mondiale perché, di fatto, non possono essere sostituiti.

 

Il settore agroalimentare e la ristorazione

Uno dei bisogni primari che tale resterà nei secoli dei secoli, perché essenziale per la sopravvivenza umana, è mangiare. Per questo motivo, il settore agroalimentare è e rimarrà sempre uno dei pilastri dell’economia.

All’interno di questo particolare ambito rientrano la produzione, la trasformazione e la distribuzione di alimenti. Una menzione a parte la merita la ristorazione: anche questo settore risponde all’esigenza primaria di mangiare ma, ovviamente, mangiare in un locale (con tutto ciò che ne consegue in termini di spesa e non solo) non rappresenta una necessità per l’essere umano.

Il “segreto”, in questo caso, è riuscire ad ascoltare e a soddisfare in maniera tempestiva i nuovi bisogni e desideri dei consumatori. Ti basti pensare, a questo proposito, alla crescente importanza del food delivery negli ultimi anni, anche complice il periodo di lockdown dovuto alla pandemia.

 

Servizi per l’assistenza agli anziani

Anche la salute è una priorità indiscutibile dell’essere umano. Nell’ambito sanitario, il settore dell’assistenza alla persona e, in particolare, agli anziani risulta in crescita, anche in virtù del fatto che l’aspettativa di vita e la consapevolezza nei confronti dell’importanza del benessere personale sono in aumento.

 

Servizi di supporto e consulenza

Altre attività che non conoscono crisi sono quelle che fanno riferimento all’ambito dei servizi di supporto e consulenza. Si tratta di un settore particolarmente ampio, all’interno del quale è possibile individuare due filoni particolarmente redditizi.

 

Contabilità e pianificazione finanziaria

I servizi di consulenza finanziaria in ambito contabilità e pianificazione sono fondamentali perché permettono a individui e aziende di gestire meglio i loro risparmi, tra investimenti e rischi, anche (anzi, soprattutto) nei periodi di crisi economica.

Se hai una formazione in economia e/o competenze in ambito contabile e fiscale, oppure hai la possibilità di circondarti di persone con un profilo del genere, potresti quindi valutare la possibilità di avviare una startup in questo particolare campo.

 

Consulenza tecnologica e servizi IT

Anche nell’ambito dell’informatica sono particolarmente richiesti i servizi di consulenza tecnologica e i servizi IT. Le competenze maggiormente apprezzate negli ultimi anni, in questo particolare settore, spaziano dalla programmazione all’analisi statistica, passando per le conoscenze in ambito blockchain, intelligenza artificiale, Cloud Computing e cybersecurity.

 

Professioni manuali ad alta richiesta

I lavori manuali ad alta richiesta rappresentano altre attività su cui investire. Si tratta, infatti, di figure professionali sempre più difficili da trovare e per le quali, pertanto, la domanda si mantiene stabilmente elevata.

C’è un altro aspetto che devi considerare: le persone, in genere, preferiscono far riparare i loro beni piuttosto che ricomprarli, soprattutto in periodi di incertezza economica e in un’era in cui è crescente l’attenzione verso una società più sostenibile e orientata a un minor consumismo.

Ma quali sono le professioni manuali ad alta richiesta su cui puntare per un nuovo business?

 

Servizi elettrici e idraulici

Tra le professioni manuali più ad alta richiesta spiccano elettricisti e idraulici, come testimonia anche un allarme lanciato nel 2021 da Confartigianato, che denunciava proprio la difficoltà a trovare professionisti in questo particolare campo.

Un altro fattore gioca a “favore” degli elettricisti: elettrodomestici e dispositivi elettronici sono ormai sempre più diffusi e, quindi, è prevedibile che continuerà a esserci bisogno di persone capaci di aggiustarli e mantenerli efficienti.

 

Manutenzione e installazione di impianti fotovoltaici

C’è un particolare ambito in cui la capacità di installare impianti ed effettuare la manutenzione degli stessi può fare davvero la differenza negli ultimi anni: è il settore fotovoltaico, in forte ascesa in Italia.

Devi sapere che il Gestore dei Servizi Energetici ha illustrato il quadro statistico ufficiale del settore fotovoltaico in Italia, rivelando – tra i vari aspetti – la diffusione degli impianti sul territorio italiano. Alla data del 31 dicembre 2023, risultavano esserci in Italia 1.597.447 impianti fotovoltaici. Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio in Italia 371.442 impianti fotovoltaici, un numero di impianti molto superiore a quello rilevato nel 2022 (+77%).

 

Settori innovativi e sostenibili

Quello dell’energia rinnovabile, come appena accennato, è un settore in forte crescita, complici anche gli investimenti crescenti e le politiche di supporto che incentivano lo sviluppo di infrastrutture green in Europa e in Italia.

Per questo motivo, le società che operano nel campo del riciclo dei rifiuti o della produzione di energia sostenibile hanno una marcia in più. Anzi due: una scelta del genere, infatti, non è solo vincente da un punto di vista ecologico, ma può esserlo anche sotto il profilo economico, perché riduce la dipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili, che sono limitate (oltre che inquinanti).

 

Riciclo dei rifiuti e recupero materiali

Quella del riciclo dei rifiuti e del recupero di materiali destinati alla discarica (o peggio, all’abbandono) è un’attività che non conosce crisi e che, anzi, è da considerare necessaria.

Nel report del 2024 intitolato “Non c’è salute in un ambiente malato: inquinamenti e inquinanti”, il WWF ha fatto sapere che l’87% del Mar Mediterraneo è inquinato. La percentuale di microplastiche presenti nelle sue acque è impressionante: in ogni metro quadro sono stati rilevati 1,9 milioni di frammenti di microplastiche, la più alta concentrazione mai misurata in profondità. Il problema, però, riguarda anche le acque dolci, l’aria e il suolo.

Lo stesso WWF, già nel 2019, aveva indicato l’Italia come il secondo più grande produttore di rifiuti plastici nell’area mediterranea.

Cinque anni dopo, l’inchiesta “Plastica, Italia campione del riciclo?” di Greenpeace ha rivelato che nel nostro Paese il riciclo effettivo è inferiore al 50% dei rifiuti prodotti.

L’impegno in questo ambito può tradursi in tante attività diverse: dall’apertura di centri di riciclaggio alle attività di compostaggio, passando per il recupero di materiali di scarto e la realizzazione (a partire da essi) di oggetti, mobili, capi d’abbigliamento e accessori.

 

Produzione di energia sostenibile

Lo abbiamo già accennato quando abbiamo parlato di installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici: in Italia e, più in generale, in Europa sono state attivate in questi ultimi anni politiche di supporto e incentivi per favorire lo sviluppo di infrastrutture verdi.

Il fotovoltaico è solo una delle strade percorribili se vuoi cimentarti nella produzione di energia sostenibile. Può esserti utile sapere, in tal senso, che le principali fonti di energia rinnovabile sono:

  • l’energia solare;
  • l’energia eolica;
  • l’energia idroelettrica;
  • l’energia geotermica;
  • l’energia delle biomasse;
  • l’energia marina.

 

Attività commerciali e nuove idee di business

Anche il commercio può essere considerato un’attività che non conosce crisi. Ma bada bene: solo in determinati settori e con specifiche modalità di produzione e vendita.

 

 Vendita di vino, olio e prodotti locali di qualità

Già in precedenza, all’interno di questa guida dedicata alle idee di business più redditizie e stabili nel 2025, abbiamo parlato del fatto che il settore agroalimentare non conosce crisi. Giunti a questo punto, però, è importante che tu faccia un’ulteriore riflessione.

Le esigenze di consumatori sempre più attenti all’ambiente e a un’alimentazione sana e sostenibile hanno fatto crescere la domanda di prodotti di qualità biologici e, laddove possibile, a km zero. Tutto ciò, negli ultimi anni, ha incentivato la nascita di aziende agricole biologiche, mercati contadini e negozi specializzati nella vendita di prodotti locali di qualità.

L’olio extravergine d’oliva italiano è tra i più apprezzati al mondo e investire in questo campo, iniziando a produrre e vendere il cosiddetto “oro verde”, potrebbe spalancarti anche le porte del mercato internazionale. Se possiedi alcuni ettari di terreno o hai la possibilità di entrarne in possesso valuta questa opportunità, ma fai attenzione ai recenti cambiamenti climatici che potrebbero portarti a escludere determinate aree di produzione più “critiche” da questo punto di vista.

Quanto detto poc’anzi per l’olio vale per il vino, che è un altro dei prodotti di punta del “Made in Italy”, apprezzato in tutto il mondo: C’è un altro aspetto che fa pendere la bilancia dalla parte dei “pro”: le bottiglie si prestano bene a essere commercializzate online e spedite anche a molti chilometri di distanza, senza particolari ripercussioni sulla qualità del prodotto.

 

Negozi online per prodotti unici e artigianali

Abbiamo appena menzionato il commercio online, una tendenza che la pandemia del Covid-19 ha accelerato esponenzialmente, facendo leva sulla sua capacità di adattarsi velocemente alle nuove esigenze dei consumatori.

Oggi acquistare online è una prassi consolidata per molti e il “segreto”, quindi, è riuscire a individuare la nicchia giusta in cui inserirsi per raggiungere il successo con l’eCommerce.

Vendere prodotti artigianali unici (magari personalizzabili su richiesta) potrebbe essere una soluzione molto interessante in tal senso e, come accennato, potresti unire quest’attività al recupero di materiali di scarto destinati alla discarica.

 

Consigli finali per scegliere l’attività giusta

Nelle righe precedenti abbiamo fatto una rapida carrellata di attività in cui investire oggi. Ora, però, è arrivato il momento di parlare di come scegliere quella più giusta per te.

Partiamo dall’inizio: prima di avviare qualsiasi tipo di attività, dovresti sempre domandarti in che modo potrà evolversi quel business in futuro e chiederti se potresti essere in grado di far fronte a eventuali crisi.

La scelta dell’attività giusta, quindi, oltre che dalla comprensione delle proprie competenze e risorse, passa da una buona conoscenza del mercato e da una pianificazione attenta degli investimenti.

 

Come valutare la domanda di mercato

Per capire quali sono le attività su cui potresti puntare e quali, invece, quelle assolutamente da scartare nel momento in cui decidi di avviare un nuovo business, come detto, devi conoscere approfonditamente il mercato e la domanda dei consumatori.

In termini più pratici, prima di lanciare la tua attività devi calcolare il cosiddetto potenziale di mercato, cioè, devi stimare la domanda potenziale del prodotto o servizio che hai intenzione di proporre ai clienti.

Senza entrare troppo nello specifico della questione, è bene che ti sia ben chiara fin da ora la differenza tra mercato potenziale, ossia l’insieme dei consumatori interessati all’offerta, e il mercato disponibile, cioè l’insieme di consumatori che sono interessati all’offerta e che dispongono anche del reddito e della possibilità di accedere a essa.

Un altro concetto che devi far tuo è quello di domanda del mercato: è il volume totale di prodotto o servizio che sarebbe acquistato da un determinato gruppo di consumatori, in una precisa zona geografica e in un periodo di tempo definito, nell’ambito di un determinato ambiente e programma di marketing.

Per effettuare una stima fedele della domanda di mercato ci sono una serie di quesiti fondamentali a cui devi trovare risposta: chi sono i clienti? Cosa stanno cercando? Quali sono le loro abitudini di acquisto? Chi sono e come si stanno comportando i concorrenti?

Gli strumenti a tua disposizione per trovare risposta a queste domande sono diversi: dalle recensioni dei consumatori alle riviste e ai blog specializzati, passando per i social media, i questionari e i sondaggi online e offline.

 

Definire gli investimenti necessari

Conoscere il mercato, però, non basta perché sapere quali sono le attività che non conoscono crisi non ti serve a nulla se non hai le risorse sufficienti per avviare un business di quel tipo.

I settori di cui abbiamo all’interno di questa guida hanno dimostrato nel corso degli anni di poter resistere alle varie fluttuazioni economiche e appaiono destinati a mantenersi stabili o, addirittura, a crescere nei prossimi anni. Rappresentano, quindi, ghiottissime opportunità di business, ma non sono garanzia di successo al 100%.

Pur all’interno di questo contesto positivo di partenza, infatti, è la capacità di sapersi adattare ai tempi che cambiano a fare la differenza nel tempo. Imparare ad adattarsi, del resto, è la lezione fondamentale di cui devono fare tesoro i nuovi imprenditori che, come te, stanno lanciare un’attività. Ma cosa significa adattarsi?

Significa comprendere tempestivamente le nuove esigenze dei consumatori e scovare in anticipo potenziali opportunità che non erano mai state prese in considerazione fino a quel momento. Non solo: significa anche accettare di dover cambiare in corsa processi aziendali e, nel peggiore dei casi, stravolgere totalmente il modello di business, con tutto ciò che ne consegue in termini di investimenti economici. Ricorda, a tal proposito, le parole di Newt Gingrich:

“La perseveranza è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai già fatto”.

 

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Nicola Zanetti

Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Formatore professionale | Blogger | Scrittore

Sono Nicola Zanetti, un fervente appassionato di accelerazione aziendale e un pioniere nel campo dell'innovazione imprenditoriale. Con una carriera dedicata al management, sono il fondatore di B-PlanNow® un'iniziativa rivoluzionaria che riflette la mia dedizione nel supportare lo sviluppo e la scalabilità delle startup. La mia esperienza professionale è un mosaico di avventure imprenditoriali sia in Italia che a livello internazionale. Ho trascorso anni significativi in Cina, mesi in Egitto e Svizzera, acquisendo un'intuizione globale e una comprensione approfondita delle diverse culture aziendali. Questi viaggi mi hanno permesso di tessere una rete globale e di acquisire una prospettiva unica sul business internazionale.

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