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La valutazione di un’azienda, in particolare di una startup, è un processo complesso che mira a determinare il suo valore attuale o potenziale. Esistono diversi metodi per effettuare tale valutazione, ciascuno con le proprie peculiarità, vantaggi e limiti. Di seguito, una panoramica dei principali metodi utilizzati:

Discounted Cash Flow (DCF) – Flussi di Cassa Attualizzati

Il metodo DCF si basa sulla stima dei flussi di cassa futuri che un’azienda genererà in un determinato periodo (solitamente 4 o 5 anni), attualizzati al valore presente mediante un tasso di sconto che riflette il rischio associato alle proiezioni. La formula è:

 

\(DCF = \sum\frac {CF_t}{(1+r)^t}=0\)

 

Dove \({CF_t}\)​ rappresenta il flusso di cassa nel periodo \({t}\) e \({r}\) il tasso di sconto. Questo metodo è sensibile alle assunzioni fatte riguardo ai flussi di cassa futuri e al tasso di sconto, rendendolo meno affidabile per startup in fase iniziale prive di dati storici significativi.

Multipli di Mercato

Questo approccio determina la valutazione applicando un multiplo a una metrica economica dell’azienda, come l’EBITDA o i ricavi. Il multiplo viene derivato da aziende comparabili per settore e maturità. Ad esempio, se il multiplo di mercato è 10x l’EBITDA, e l’azienda ha un EBITDA di €1.000.000, la valutazione sarà €10.000.000. La sfida principale consiste nell’identificare multipli appropriati attraverso un’analisi comparativa accurata.

Metodo First Chicago

Questo metodo combina scenari multipli per fornire una valutazione più robusta. Si elaborano tre scenari: ottimistico, pessimistico e intermedio, ciascuno valutato utilizzando metodi tradizionali come il DCF o i Multipli di Mercato. A ogni scenario viene assegnata una probabilità, e la valutazione finale è la media ponderata dei tre. Questo approccio riconosce l’incertezza intrinseca nelle proiezioni aziendali, offrendo un range di valori piuttosto che una singola stima.

Metodo Berkus

Ideato da Dave Berkus, questo metodo è particolarmente utile per startup in fase iniziale, anche pre-revenue. Attribuisce un valore fino a €500.000 a ciascuno dei seguenti cinque fattori chiave:

La valutazione massima raggiungibile è di €2.500.000. Questo metodo si concentra su aspetti qualitativi che possono indicare il potenziale di successo di una startup.

Somma dei Fattori di Rischio

Questo approccio inizia con una valutazione base, solitamente derivata dalla media delle valutazioni di startup simili nel medesimo settore e area geografica. Successivamente, si aggiustano o sottraggono valori in base a 12 fattori di rischio, tra cui:

A ciascun fattore viene assegnato un punteggio da -2 (rischio alto) a +2 (rischio nullo), con aggiustamenti monetari corrispondenti. Questo metodo è applicabile anche a startup in fase pre-revenue.

Metodo Scorecard

Simile al metodo Berkus, lo Scorecard Method parte da una valutazione media di startup comparabili nella stessa regione e settore. Questa valutazione viene poi aggiustata utilizzando un moltiplicatore basato su vari fattori, tra cui:

Ogni fattore riceve un peso specifico, e il moltiplicatore risultante viene applicato alla valutazione iniziale per ottenere la valutazione finale.

Metodo Venture Capital

Comunemente utilizzato dai venture capitalist, questo metodo si focalizza sul ritorno sull’investimento (ROI) atteso. Si determinano:

La Valutazione Post-money si calcola dividendo il Terminal Value (valore previsto della startup al momento dell’exit, solitamente dopo 4-5 anni) per il ROI atteso. Il Terminal Value può essere stimato utilizzando metodi come il DCF o i Multipli di Mercato. La Valutazione Pre-money si ottiene sottraendo l’investimento iniziale dalla

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