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In ambito economico, il termine dumping si riferisce alla pratica commerciale in cui un’azienda esporta un prodotto vendendolo su un mercato estero a un prezzo inferiore rispetto a quello praticato sul mercato domestico. Questa strategia, nota anche come discriminazione di prezzo, mira spesso a conquistare nuovi mercati o a eliminare la concorrenza locale.

Tipologie di dumping:

  1. Dumping predatorio: Un’azienda vende temporaneamente un prodotto all’estero a un prezzo inferiore al costo di produzione, con l’obiettivo di eliminare i concorrenti locali e successivamente aumentare i prezzi una volta acquisita una posizione dominante.
  2. Dumping persistente: Un’azienda applica costantemente prezzi più bassi sui mercati esteri rispetto a quelli domestici, sfruttando differenze nella domanda o nella struttura dei mercati.
  3. Dumping ciclico: Un’azienda riduce i prezzi dei prodotti esportati in risposta a fluttuazioni temporanee del mercato, come recessioni economiche o eccessi di capacità produttiva.

Implicazioni del dumping:

È importante notare che il dumping può assumere diverse forme, tra cui:

Queste pratiche sollevano ulteriori preoccupazioni etiche e ambientali, oltre a quelle economiche.

In sintesi, il dumping è una strategia commerciale che comporta la vendita di prodotti su mercati esteri a prezzi inferiori rispetto a quelli domestici, con potenziali effetti negativi sulla concorrenza e sull’economia dei paesi importatori.

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