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In ambito economico-finanziario, il termine deficit indica una situazione in cui le spese o le uscite superano le entrate o i ricavi in un determinato periodo. In altre parole, si verifica un deficit quando le risorse disponibili non sono sufficienti a coprire le obbligazioni o le spese sostenute.

Tipologie di deficit:

  1. Deficit di bilancio pubblico: Si verifica quando le spese di un governo superano le entrate fiscali e altre entrate nel corso di un anno fiscale. Questo comporta un aumento del debito pubblico, poiché il governo deve finanziare la differenza ricorrendo al prestito.
  2. Deficit commerciale: Indica una situazione in cui il valore delle importazioni di un paese supera quello delle esportazioni, risultando in un saldo negativo della bilancia commerciale.
  3. Deficit primario: Rappresenta il disavanzo del bilancio pubblico al netto degli interessi sul debito accumulato. In altre parole, è la differenza tra le spese governative correnti e le entrate, escludendo i costi per il servizio del debito.
  4. Deficit strutturale e ciclico: Il deficit strutturale è la parte del disavanzo pubblico che persiste anche quando l’economia opera al suo potenziale massimo, riflettendo squilibri fondamentali tra entrate e spese. Il deficit ciclico, invece, è legato alle fluttuazioni economiche e tende a variare con il ciclo economico, aumentando durante le recessioni e diminuendo nelle fasi di espansione.

Implicazioni del deficit:

È importante distinguere tra deficit e debito: mentre il deficit si riferisce al disavanzo in un periodo specifico (solitamente un anno fiscale), il debito rappresenta l’ammontare totale delle passività accumulate nel tempo a causa di deficit consecutivi.

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