I costi variabili sono spese che variano in proporzione diretta al volume di produzione o vendita di un’azienda. In altre parole, aumentano o diminuiscono in base alla quantità di beni o servizi prodotti o venduti.
Esempi di costi variabili:
- Materie prime: Materiali utilizzati nella produzione, come il legno per una falegnameria o il tessuto per un’azienda di abbigliamento.
- Manodopera diretta: Salari dei lavoratori direttamente coinvolti nella produzione, il cui compenso è legato alle ore lavorate o alle unità prodotte.
- Costi di distribuzione: Spese per l’imballaggio, la spedizione e la consegna dei prodotti ai clienti.
- Commissioni di vendita: Compensi variabili corrisposti ai venditori in base alle vendite effettuate.
Tipologie di costi variabili:
- Lineari: I costi variano in modo direttamente proporzionale al volume di produzione o vendita. Ad esempio, se la produzione raddoppia, anche i costi raddoppiano.
- Degressivi: I costi aumentano in misura meno che proporzionale rispetto all’aumento della produzione. Ciò può avvenire grazie a sconti per acquisti in grandi quantità o a economie di scala.
- Progressivi: I costi aumentano in misura più che proporzionale rispetto all’aumento della produzione. Questo può accadere, ad esempio, quando si ricorre a straordinari o si utilizzano macchinari meno efficienti per soddisfare una domanda elevata.
Calcolo dei costi variabili:
Per determinare i costi variabili totali, si moltiplica il costo variabile unitario per il numero di unità prodotte o vendute:
\(Costi\hspace{0.1cm}Variabili\hspace{0.1cm}Totali= Costo\hspace{0.1cm}variabile\hspace{0.1cm}unitario\hspace{0.1cm}x\hspace{0.1cm}Quantità\hspace{0.1cm}prodotte\hspace{0.1cm}o\hspace{0.1cm}vendute\)
Ad esempio, se il costo delle materie prime per produrre una singola unità è di €5 e si producono 1.000 unità, i costi variabili totali saranno:
\(5€\hspace{0.1cm}x\hspace{0.1cm}1.000=5.000€\)
Importanza dei costi variabili:
Comprendere e monitorare i costi variabili è fondamentale per:
- Determinazione del prezzo di vendita: Assicurarsi che il prezzo copra almeno i costi variabili per evitare perdite su ogni unità venduta.
- Analisi del punto di pareggio: Calcolare il volume di vendite necessario per coprire sia i costi fissi che quelli variabili, noto come break-even point.
- Gestione della produzione: Ottimizzare i processi produttivi per ridurre i costi variabili e migliorare la redditività.
Una gestione efficace dei costi variabili consente all’azienda di adattarsi alle fluttuazioni della domanda e di mantenere la competitività sul mercato.
« Torna al glossario