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I costi fissi sono spese sostenute da un’azienda che rimangono invariate indipendentemente dal volume di produzione o vendita. In altre parole, sono costi che l’impresa deve affrontare anche se non produce o vende alcun bene o servizio.

Esempi di costi fissi:

Calcolo dei costi fissi:

Per determinare i costi fissi totali, si può utilizzare la seguente formula:

 

\(Costi\hspace{0.1cm}Fissi = Costi\hspace{0.1cm}totali-(Costo\hspace{0.1cm}variabile\hspace{0.1cm}per\hspace{0.1cm}unità\hspace{0.1cm}x\hspace{0.1cm}Numero\hspace{0.1cm}di\hspace{0.1cm}unità\hspace{0.1cm}prodotte)\)

 

Una volta ottenuto il totale dei costi fissi, è possibile calcolare il costo fisso unitario dividendo i costi fissi totali per il numero di unità prodotte:

 

\(Costo\hspace{0.1cm}Fisso\hspace{0.1cm}Unitario = \frac{Costi\hspace{0.1cm}fissi\hspace{0.1cm}totali}{Numero\hspace{0.1cm}di\hspace{0.1cm}unità\hspace{0.1cm}prodotte}\)

 

Ad esempio, se un’azienda ha costi fissi mensili di €10.000 e produce 500 unità al mese, il costo fisso unitario sarà:

 

\(\frac{10.000€}{500}=20€\)

 

Questo significa che ogni unità prodotta “sopporta” un costo fisso di €20.

Importanza dei costi fissi:

Comprendere e gestire i costi fissi è fondamentale per diverse ragioni:

È importante notare che, sebbene i costi fissi rimangano invariati nel breve periodo, possono cambiare nel lungo termine, ad esempio in caso di espansione aziendale o riduzione delle attività.

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